Buonasera, gli ultimi giorni sono stati contraddistinti da tempo monotono e noioso con nubi basse, foschie e nebbie a bassa quota e qualche schiarita in più in montagna. Il tutto accompagnato da una mitezza che ormai ci tiene sotto scacco dal 3 dicembre, il giorno dopo la nevicata in pianura. Ad oggi in pianura si contano solo 2-4 giorni con temperatura minima sottozero dal 1 dicembre e le massime non son da meno, tant’è che in molti giorni abbiamo superato i 10 gradi, anche con cielo nuvoloso. Un’anomalia termica quindi molto pronunciata e possiamo già dire che questo mese finirà nettamente oltre la media del periodo (che novità!). Fortunatamente però ci sono buone notizie per gli amanti del freddo, che almeno per qualche giorno potranno assaporare temperature più invernali, proprio a partire dalla giornata di Natale! Ma andiamo con ordine.

La giornata di mercoledì continuerà a mostrare le solite caratteristiche di questi ultimi giorni, quindi atmosfera autunnale con molte nubi, foschie e qualche banco di nebbia nelle ore più fredde tra notte e primo mattino. Giovedì qualcosa inizierà a cambiare, si enfatizzerà infatti il richiamo umido delle correnti da sudovest, infatti ci saranno ancora cieli coperti ma questa volta avremo anche deboli precipitazioni sparse tra pianure e Prealpi con quota neve ancora alta, attorno ai 1800-2000m. Qui sotto la sommatoria delle piogge previste per la giornata di giovedì dal modello Arome, come potete notare accumuli al più di qualche millimetro.

Arriviamo ora ad esporvi una prima tendenza per la giornata di Natale. Ecco la situazione prevista per il 25 dicembre dal modello americano GFS, una massa d’aria fredda si farà strada verso il nostro territorio e proprio durante il giorno di Natale entrerà in maniera netta sui nostri settori (seconda immagine con le temperature previste in serata ad 850hPa cioè 1450m circa) Avremo la formazione di un minimo sottovento alle Alpi, una circolazione depressionaria che sarà responsabile di piogge e rovesci un po’ su tutti i settori. Le precipitazioni, unite al netto calo termico, faranno calare la quota neve fin verso i 600m o anche tra pomeriggio e sera. In caso di rovesci intensi sarebbe favorito il rovesciamento dell’aria fredda dall’alto verso il basso quindi in tal caso non si escludono fiocchi fin verso l’alta pedemontana. Il tutto sarà accompagnato da forti venti di bora. Precisiamo che si tratta di una prima tendenza, pertanto vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti vista anche la particolare configurazione che si verrà a creare.

Successivamente avremo un weekend in compagnia del freddo con temperature al di sotto della media e tempo più tranquillo. Si tratterà però solo di una breve pausa perchè un nuovo peggioramento ci raggiungerà probabilmente tra domenica sera e lunedì accompagnato da correnti umide e nuovamente più miti con rialzo termico. Ancora da valutare cosa accadrà inizialmente quando l’aria umida e mite scorrerà sopra l’aria più fredda affluita nei giorni precedenti e la quota neve potrebbe essere particolarmente bassa per qualche ora prima di un inevitabile rialzo, ma su questo torneremo nei prossimi aggiornamenti in quanto si tratta di una situazione a 5-6 giorni di distanza e la dinamica è ancora tutt’altro che definita. Alleghiamo qui sotto i grafici a spaghetti ensembles di GFS