STATISTICHE METEO INVERNO 2023-2024

Con la fine di febbraio è terminato l’inverno meteorologico che, come ben sappiamo, comprende i 3 mesi di dicembre, gennaio e febbraio. E’ il momento di tirare le somme quindi su questa stagione invernale appena conclusa, vediamo quindi nel dettaglio i 3 mesi:

Temperature: come sempre per le temperature prenderemo come riferimento la stazione meteo Arpav di Castelfranco Veneto, zona ben rappresentativa del territorio e con dati da oltre un secolo. Come media useremo la media recente Arpav 1994-2023 e quella più vecchia 1960-1990.

DICEMBRE 2023

Il mese di dicembre è stato sostanzialmente un mese anonimo, passato con temperature sopra la media, inversioni termiche nella prima parte e correnti atlantiche miti nella seconda metà. Unico episodio rilevante la comparsa di una breve coreografia di neve la sera del 4 con fioccate fino in pianura ma senza accumulo. Nel complesso, con una media mensile di 4.8°C l’anomalia mensile è risultata di +1.2°C sulla media 1994-2022 e di +3.0°C sulla 1960-1990.

Qui sopra abbiamo riportato il grafico della temperatura media di dicembre dal 1960 al nostro 2023 (segnato in rosso). Dicembre è un mese che sta avendo un aumento costante e molto netto, in particolare questo dicembre si posiziona al settimo posto tra i più caldi al pari di dicembre 2006. Il dicembre più caldo è stato il 2014 con 5.8°C mentre il più freddo il 1962 con addirittura una media mensile sottozero, -0.3°C. Degno di nota anche dicembre 2001 con una media di appena 0.1°C, il secondo più freddo dopo il ’62.

Dal punto di vista delle precipitazioni dicembre 2023 è stato un mese in deficit in Veneto (-29%) ma nella nostra porzione di territorio è stato circa in media pluviometrica. Da segnalare che i millimetri caduti sono stati quasi esclusivamente piovosi anche a 1500m sulle Prealpi con più pioggia che neve anche a Cima Grappa.

GENNAIO 2024

Il mese di gennaio ha proseguito la strada segnata da dicembre, un mese ancora anonimo con qualche blanda irruzione di aria fredda e molte scaldate soprattutto in quota mentre in pianura con l’inversione termica le anomalie termiche sono rimaste più contenute. Nel complesso, con una media mensile di 3.3°C l’anomalia è risultata di +0.6°C sulla media 1994-2023 e di +2.5°C sulla 1960-1990.

Ecco il grafico della temperatura media dal gennaio 1960 al gennaio 2024 (segnato in rosso). Al primo posto troviamo gennaio 2014 con una temperatura media di 6.2°C mentre il gennaio più freddo è stato il 1963 a pari merito con gennaio 1985, entrambi con una temperatura medi mensile di -2.5°C.

Dal punto di vista delle precipitazioni gennaio 2024 è stato un mese in surplus pluviometrico, sul nostro territorio un +34% dalla media (considerando tutto il Veneto +39%) e anche in questo caso quasi tutte le precipitazioni sono state liquide fino a quote molto alte per essere nel mese più freddo dell’anno.

E infine andiamo a vedere il mese di febbraio appena concluso.

FEBBRAIO 2024

Il mese di febbraio 2024 è uno dei mesi degni di nota per molti motivi, il più lampante è il record di caldo che batte di quasi mezzo grado il tiepido e piovoso febbraio 2014 piazzandosi al primo posto nella classifica e segnando una temperatura media mensile tipica di marzo! Il secondo aspetto degno di nota è sicuramente la pioggia ma di questo parleremo in seguito. Nel complesso, con una temperatura media di 8.4°C l’anomalia mensile è risultata di +3.9°C sulla media 1994-2023 e addirittura di +5.3°C sulla 1960-1990. Un’anomalia estrema, praticamente un tipico mese di marzo dal punto di vista termico.

Ecco il grafico della temperatura media di febbraio 1960 al 2024 (segnato in rosso). Si nota un netto scalino verso l’alto negli ultimi 10-15 anni, febbraio è un mese ormai irriconoscibile per i canoni che aveva fino a 10-15 anni fa. Il febbraio più freddo della serie è il 1963 con una media mensile di ben -1°C, il più caldo è appunto questo febbraio 2024, nuovo record.

Dal punto di vista delle precipitazioni febbraio 2024 è stato un mese in surplus nettissimo, sul nostro territorio di alta pianura, pedemontana e Prealpi +300% di pioggia! (+194% dalla media invece contando l’intero Veneto) surplus più netto sui settori montani e meno sulle basse pianure. Nonostante questi valori si classifica solo come terzo più piovoso, resiste al primo posto febbraio 2014 e al secondo posto febbraio 2016 anch’essi piovosissimi. Da notare che tutti i febbraio più piovosi appartengono agli ultimi 10 anni…a proposito di estremizzazione.

RIASSUNTO INVERNO 2023-2024

DICEMBRE 2023: +1,2 (1994-2022) e +3.0 (1960-1990)

GENNAIO 2024: +0,6 (1994-2022) e +2,5 (1960-1990)

FEBBRAIO 2024: +3,9 (1994-2022) e +5,3 (1960-1990)

Avendo tutti i dati dei 3 mesi possiamo quindi calcolare ora la temperatura media invernale che si attesta a 5,5°C, circa +1,9°C sopra la media 1994-2022 e addirittura +3,6°C sopra la 1960-1990!

Questo inverno 2023-2024 (pallino rosso) si posiziona al secondo posto tra i più caldi dal 1960 ad oggi. Al primo posto resiste l’inverno 2013-2014 (l’inverno con 60 giorni piovosi su 90) ma solo in pianura, in quota è stato battuto anche questo.

Per quanto riguarda invece le precipitazioni invernali sono risultate ben al di sopra della media con un surplus del 110% sul nostro territorio e del 68% contando tutta la Regione Veneto. In generale l’inverno negli ultimi anni sta portando più precipitazioni rispetto al passato, magari in pochi eventi ma molto intensi. Il problema per i ghiacciai di alta quota non è tanto la quantità di precipitazioni ma il mantenimento del manto nevoso nei 12 mesi. Negli anni ’80-’90 ad esempio le precipitazioni invernali mediamente erano più scarse ma la temperatura media annuale era di oltre 2 gradi più bassa, questo permetteva alla neve che faceva in quota di durare più a lungo e ai ghiacciai di godere di condizioni nettamente migliori rispetto ad ora.

COMMENTO NOSTRO PERSONALE SULL’INVERNO 2023-2024: poco da dire su questo inverno appena concluso, ci starebbe bene un bel “no comment” per una stagione che praticamente non è mai esistita da dicembre a fine febbraio. Possiamo tranquillamente catalogarlo come uno dei peggiori inverni di sempre, non solo in pianura ma anche a media quota. Solo ad alta quota le abbondanti nevicate di febbraio hanno un po’ mascherato la situazione ma con temperature lontanissime dagli standard dei veri inverni sul nostro territorio. Cima Grappa ha visto un solo peggioramento iniziato in neve e finito in neve e parliamo di quota 1775m. A tal proposito vi proponiamo questi grafici che ci mostrano la sommatoria dei centimetri di neve caduti fino a fine febbraio rispetto alla media su alcune località di montagna, guardate Asiago, 12 centimetri totali con oltre 700 millimetri di pioggia da novembre ad oggi! Decine di perturbazioni che hanno portato quasi esclusivamente pioggia a quote medie, e parliamo di Asiago, a quota 1000m! Cima Grappa ha visto neve solo per il 20% delle precipitazioni cadute da novembre ad oggi, il resto tutta acqua, sembrano dati di un autunno o di una primavera, invece stiamo parlando di un inverno…