La famosa e famigerata estate 2003, quante volte nominata, praticamente ogni anno per fare confronti sul caldo, non solo da noi appassionati meteo ma un po’ da tutti, infatti è un’estate che è entrata nella mente della gente sia per il caldo incessante sia per la siccità di quei mesi. Quante cose si sentono sulla 2003, “non ha piovuto per 6 mesi”, “non si scendeva sotto i 30 gradi nemmeno di notte”, “è stata l’estate più calda di sempre”…ma tutto ciò, dati alla mano è vero? Sicuramente ci sono delle verità, ma ci sono anche tanti falsi miti! L’estate 2003 l’abbiamo vissuta anche noi e ce la ricordiamo molto bene, i ricordi però vanno sempre verificati e affiancati dai dati registrati giorno per giorno, stazione per stazione in vari punti del nostro territorio ed è quello che cercheremo di fare in questo articolo sperando di chiarire una volta per tutte i vari record ad oggi della 2003 ma anche le inesattezze che si sentono in giro.
Premessa: quando parliamo di estate in ambito meteo si intende ovviamente l’estate meteorologica cioè dal 1 giugno al 31 agosto. I dati e le considerazioni esposte sono relative al nostro territorio (medio-alto Veneto)
E’ l’estate più calda da inizio rilevazioni? Sì, ancora oggi detiene il record di estate più calda con una temperatura media stagionale di 25.7°C, insidiato recentemente dall’estate 2022 che però ha registrato una temperatura di 25.3°C cioè -0.4°C in meno. (vedi grafico)
E’ l’estate più secca da inizio rilevazioni? No, pur risultando una delle più secche non ha il primato, la 1928, la 1931, la 1949, la 1962 sono risultate più secche, in alcune zone anche la 2012 e la 2022.
E’ l’estate con aridità del suolo maggiore? Su questo aspetto non possiamo dare una risposta certa non avendo dati passati. E’ vero che in alcune estati passate piovve anche di meno ma l’aridità del suolo dipende anche dalla temperatura dell’aria e su questa la 2003 non ha alcun rivale per distacco. Sicuramente la siccità dell’estate 2003 è tra le peggiori degli ultimi 80 anni almeno, questo perché oltre alla poca pioggia caduta nei 3 mesi estivi anche maggio 2003 ha fatto registrare un deficit di pioggia molto netto. Per completare il quadro anche l’inverno precedente, il 2002-2003 era stato in deficit pluviometrico quindi a livello di risorsa idrica è stata un’estate decisamente complicata persino con razionamenti serali dell’acqua potabile sulla pedemontana.
E’ vero che non ha piovuto per tutta l’estate o peggio ancora da maggio a ottobre? Assolutamente no, questo è uno dei falsi miti più comuni sull’estate 2003, il caldo estenuante e il paesaggio arido di quel periodo danno la sensazione che non abbia piovuto per mesi e mesi. In realtà qualche perturbazione e qualche temporale c’è stato e NESSUNA stazione Arpav del nostro territorio ha registrato 0 millimetri nei 3 mesi estivi. Ad esempio alcuni infatti ricordano l’episodio più eclatante, la perturbazione di fine agosto dopo l’atroce ondata di caldo con grandinate in Veneto e la terribile alluvione in Carnia. Oppure i temporali del 29 giugno 2003 ecc. ecc.. Per fare chiarezza qui sotto elenchiamo i millimetri caduti mese per mese da maggio a ottobre su alcune stazioni del nostro territorio, sicuramente si tratta di quantitativi ben al di sotto della media soprattutto in alcuni mesi. Tra l’altro dal 25 luglio al 24 agosto ci fu un periodo con assenza quasi totale di precipitazioni e con temperature estreme, è stato il momento peggiore della siccità.
E’ vero che il caldo è durato da aprile a ottobre? No, il caldo nettamente sopra le medie del periodo è durato da maggio ad agosto compresi. Aprile, settembre e ottobre hanno registrato temperature addirittura al di sotto della media. In particolare aprile -1°C dalla media, settembre -0.7°C e ottobre addirittura -2°C. Ricordiamo le tremende gelate dell’8 aprile 2003 con devastazione agricola (Castelfranco Veneto -4.7°C, Maser -5.2°C) e i fiocchi di neve a Trieste il 23 ottobre (con gelate sulle nostre pianure). La fase di caldo anomalo partì il 28 aprile e terminò proprio il 1 settembre, giorno in cui tutta la nostra pianura registrò temperature massime sotto i 20 gradi con pioggia.
E’ vero che la 2003 è l’estate con le temperature minime più alte? No, l’estate 2022 su questo aspetto ha fatto peggio, la 2024 ci sta provando…e ci sta riuscendo.
Altri record del 2003:
record temperatura più alta registrata dalla stazione Arpav di Castelfranco Veneto: 40.0°C il 5 agosto 2003
record di giorni con massima oltre i 30°C: 97 giorni
record di giorni con massima oltre i 35°C: 27 giorni
record di giorni consecutivi con massima oltre i 35°C: 11 giorni dal 2 al 13 agosto compresi
maggio 2003 ancora oggi detiene il primato di maggio più caldo della serie storica a Castelfranco Veneto
giugno 2003 ancora oggi detiene il primato di giugno più caldo della serie storica a Castelfranco Veneto
luglio 2003 non detiene il record, luglio infatti non era stato così estremo, sicuramente caldo soprattutto per quei tempi, ma è stato superato da luglio 2006, luglio 2013, luglio 2015, luglio 2022 e anche luglio 2024, questi ultimi due l’hanno superato di oltre un grado.
Agosto 2003 ancora oggi detiene il primato di agosto più caldo della serie storica a Castelfranco Veneto
Per i mesi di maggio e giugno 2003 i record sono stati insidiati varie volte negli ultimi anni e probabilmente verranno battuti nel prossimo futuro. Agosto 2003 è invece un mostro statistico, quasi 2 gradi sopra al secondo agosto più caldo finora cioè il 2012. Questo record potrebbe durare a lungo anche se ultimamente per quanto riguarda il caldo non ci poniamo più limiti, questo agosto 2024 ad esempio ha ottime carte per arrivare al secondo posto, se l’alta pressione africana dovesse continuare per tutto il mese con costanza anche dopo ferragosto potrebbe addirittura avvicinarsi ad agosto 2003, speriamo vivamente di no.
Riassumendo quindi l’estate 2003 resta ancora oggi un’estate estrema sia per secco che per il caldo. Nonostante ciò qualche primato è stato superato e altri verranno superati nei prossimi anni. L’estate 2022 ad esempio è stata una sorella gemella della 2003 sia per siccità che per calura (solo leggermente meno intensa), e allora perché la 2003 ci sembra ancora così inarrivabile e su questa estate continuano ad esserci sensazioni e ricordi di un caldo di gradi e gradi superiore alle ultime estati? La risposta sta tutta in questo grafico qui sotto, il solito grafico della temperatura media estiva dal 1960 ad oggi, ed è l’ABITUDINE. Guardate il picco della 2003 come si eleva al di sopra delle altre estati di quegli anni, praticamente eravamo abituati ad un certo standard di caldo a quei tempi e un’estate così feroce è rimasta giustamente impressa nella mente di tutti. Guardate invece il grafico delle ultime estati, la 2022 non si eleva così tanto dalla normalità estiva attuale, ecco perché solo i più attenti la ricordano ma in generale la maggior parte della gente non sa che l’estate 2022 è arrivata quasi ai livelli della 2003. E’ quello che vi diciamo sempre, ci stiamo man mano “abituando” al caldo e guardando il grafico, probabilmente entro i prossimi 10-15 anni il record della 2003 verrà battuto e tra 20-30 anni un’estate come la 2003 ci potrà sembrare addirittura “normale”, almeno dal punto di vista del caldo, questo è il classico principio della rana bollita che calza a pennello sul riscaldamento climatico. Vi riportiamo anche questo dato, nel 2000 in Veneto le case che avevano il condizionatore erano meno del 5%, oggi sono più del 70% (fonte Istat)….è più facile abituarsi al caldo restando al fresco, proviamo a non accendere il condizionatore in queste giornate di caldo intenso e forse, il caldo “inarrivabile” del 2003 non ci sembrerà più così distante.
Per completezza alleghiamo anche il grafico della pioggia in estate negli ultimi 100 anni, in rosso è evidenziato il 2003, come vedete fortunatamente non si nota un trend al ribasso della pioggia in estate (anche questo è un aspetto che vi ripetiamo spesso) ma ricordiamoci che con l’aumento della temperatura aumenta anche l’evapotraspirazione per cui a parità di pioggia l’acqua necessaria alle piante aumenta e l’umidità del terreno diminuisce se fa più caldo.